C'è qualcosa che non va, anche se non riesco a capire cosa. Il viaggio per raggiungere la villa è stato fin troppo facile, tutto liscio, nessun intoppo.

Abbiamo salutato il mercante poco dopo Torre Rugalov e ci siamo diretti a nord, nella foresta. Gli alberi cominciano a dipingersi coi colori dell'autunno. Abbiamo seguito sentierini nel bosco, sempre più ampi e meglio tracciati, tutti fin troppo tranquilli, fino a raggiungere un bel viale alberato.

La cosa curiosa, e anche un po' inquietante, è che non ho potuto individuare tracce o segni di animali più grossi di uno scoiattolo.

In tarda serata abbiamo raggiunto questa costruzione bianca, a 2 piani, con un grande giardino attorno e un ampio cancello di accesso, presidiato da due guardie dotate di belle armature luccicanti. Il viale di accesso è illuminato da globi luminosi, sicuramente incantati. La villa è bella grande, ma mostra al più 15 anni, non i 100 che ci avevano detto, anche questo è strano. Sembra una villa di 15 anni fa, costruita con uno stile di più di 100 anni fa, almeno così dice Macha. In ogni caso è molto austera e molto ben tenuta.

Abbiamo mostrato la lettera alle guardie e dopo poco, nonostante l'ora tarda, siamo stati ammessi all'interno. Nella villa, tutta di marmo bianco con colonne, ci ha accolto Jenlar, un uomo sui 35 anni, ben messo, dalla chioma rossa legata dietro la nuca. Ci ha detto che quello che dobbiamo fare è recuperare qualcosa di molto importante per Arkayz al di là del fiume Rugalov. Il viaggio è lungo e pericoloso, siamo liberi di non accettare. Ovviamente Jenlar sa perfettamente che non siamo quelli che saremmo dovuti essere, ma sembra che gli vada bene così.

La villa è dotata di tutti i confort: ci hanno assegnato una stanza a testa e così abbiamo potuto rinfrescarci (un vero bagno caldo!) e quindi ci siamo ritrovati tutti e cinque a cenare. Per fortuna la mia previdente sorellina ha pensato anche ai miei vestiti di ricambio. Prima della cena ho curiosato un po' in giro, ma non ho notato nulla di particolare, a parte varie porte chiuse, ma non mi pareva il caso di abusare dell'ospitalità dei nostri ospiti curiosando troppo.

Ora dormiremo in un vero letto di piume (fin troppo morbido a dire il vero) e domani vedremo se incontreremo questo famoso mago o no.

Note private

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