Argentina 2005
Viaggio in Argentina e Cile dal 18 novembre al 10 dicembre 2005.
- Nadia
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Metropolitana di Buenos Aires
Buenos Aires: Plaza de Mayo
Iceberg
Colectivo
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A Buenos Aires è facile incontrare questi strani personaggi. Si tratta in genere di giovani con al guinzaglio una decina di cani. Tutti cani di gran classe e ben educati, infatti si potrebbe pensare ad una gran cagnara, e invece gli animali passeggiano tranquillamente, quando il passeggiatore deve prendere/restituire un cane, gli altri attendono pazientemente.
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A Buenos Aires ci sono un sacco di autobus, ma nessuna linea di tram. Resiste solo una breve linea a scopo turistico, con un vecchio tram molto molto simile a quelli in circolazione a Milano, ma con gli arredi interni più vecchi.
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Non si può andare in Argentina senza gustare la carne alla griglia!
Alla Feria de Mataderos abbiamo mangiato la carne cotta all’aperto, per la strada.
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Ecco qua una specie di fossile vivente che balla la danza tipica dei gauchos con il vestito tradizionale, con tanto di bolas e ciripà.
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È piuttosto frequente incontrare per le strade auto, camion e altri mezzi di trasporto non proprio appena usciti di fabbrica.
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Phytolacca dioica. Nome comune: ombù.Uno strano albero molto diffuso a Buenos Aires.
Questo esemplare ha dei rami talmente grossi da avere bisogno di un sostegno.
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Finalmente la lunga trasvolata sta volgendo al termine.
La nostra avventura non è cominciata nel migliore dei modi in quanto ci avevano messo in overbooking. All’idea di dover passare la notte a Malpensa mi viene una crisi isterica. Per fortuna alla fine ci trovano 3 posti, anche se tutti distanti, ma l’importante è salire.
Le hostess, chiedendo ai passeggeri se vogliono spostarsi, riescono infine a posizionarci 2 su una fila da 3 vicino al finestrino e uno nella fila davanti. Noi poi abbiamo fatto il gioco dei 4 cantoni con altri passeggeri finché alla fine siamo riusciti ad essere tutti vicini.
L’aereo è scomodissimo, però sullo schienale del sedile di fronte c’è un televisorino e una buona scelta di film in italiano.
Presto portano il pasto-bambini a Davide con tanto di merendina e cioccolato. Poco più tardi portano anche i nostri.
Il problema sorge quando a Davide scappa di andare in bagno e ci sono ancora i carrellini che distribuiscono il cibo in giro, in quanto occupano tutto il corridoio! L’altro problema sorge quando Davide comincia a stufarsi, ma ancora non hanno portato via i vassoi.
A parte la scomodità è andato tutto bene, Davide ha guardato un po’ di film (la Guida Galattica per autostoppisti) e poi si è addormentato. Lui era il più comodo di tutti.
Io ho scritto il diario e mi sono divertita a seguire la rotta sugli schermi. Mentre sorvolavamo la Spagna ho visto delle bellissime città di luce immerse nel buio più totale. Molto spettacolare.
Verso le 2.15 ora italiana sorvoliamo l’oceano ad ovest della costa marocchina diretti verso le Canarie, voliamo a 10.000 m di altezza e la temperatura esterna è di -54°C.
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Eccoci noi 3 a Cadorna pronti per raggiungere l’aeroporto di Malpensa.
È l’inizio di un’indimenticabile avventura verso una terra lontana.
Davide è gasatissimo!
Io avevo ancora per poche ore il mio zaino….
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