Seconda tappa: dalle Tre Fonti alle Fontanelle

17 agosto 2005

Ci siamo svegliati ancora immersi nell'ombra delle montagne e, dopo aver smontato la tenda, abbiamo fatto la nostra buonissima colazione a base di tè e barrette di cereali ormai quasi totalmente sbriciolate.
Alle 8.50 ci siamo rimessi in marcia, dopo aver rifornito d'acqua le borracce.
Poco dopo il posto dove abbiamo dormito comincia una zona a conservazione integrale, dove non si può uscire dal sentiero. Sono boschi bellissimi e immersi in una quiete che nel nostro caso era interrotta solo dal continuo parlare di Davide. È dura spiegare a un bambino di quattro anni che in un posto così potrebbe anche stare un po' zitto e ascoltare in silenzio la Natura. Siamo riusciti comunque ad ottenere qualche minuto di silenzio durante il quale tutti e tre abbiamo potuto apprezzare questo angolo incontaminato.
Alle 9.50 siamo arrivati a Poggio Scali da dove si può vedere un bellissimo panorama. Anche questa zona è a conservazione integrale e per salire sulla cima ci sono solo 3 sentieri alla base dei quali si può leggere questa scritta.
A Poggio Scali abbiamo fatto la consueta pausa merendina e svago.
Alle ore 10.20 siamo scesi da Poggio Scali e siamo tornati sul sentiero 00. Dopo circa un'altra ora e mezza di cammino abbiamo fatto un'altra sosta-merendina (un po' prima de "il Poggione").
Alle 12.30 siamo finalmente arrivati al Passo della Calla. Poco prima di raggiungere la strada abbiamo trovato qualche lampone per la gioia di Davide.
Il passo è ben attrezzato con un bar-ristorante, un rifugio del CAI, un parcheggio per camper e numerosi tavolini per picnic, anche ben appartati rispetto alla strada, il che non è un male dato che la strada è invasa da motociclisti.
Abbiamo pranzato con dei panini comprati al bar (che non è dotato di Visa o Bancomat) e poi ci siamo cercati un posticino tranquillo dove far riposare un poco Davide (e Fiorellino).
Alle 15 siamo ripartiti sempre sul sentiero 00 seguendo i segnali per il Monte Falco.
Verso le 4 del pomeriggio, poco prima del rifugio Burraia, abbiamo trovato un campo di mirtilli e ci siamo ristorati un pochino con quelli. Davide era entusiasta.
Il sentiero prosegue passando sopra il Rifugio Città di Forlì, passando per bellissimi prati montani. Qui abbiamo fatto una breve sosta per ammirare il paesaggio e farci una foto tutti assieme.
Abbiamo proseguito per un pezzo lungo il sentiero 00, verso il Monte Falco, che non avevamo però intenzione di raggiungere. Verso le 5 del pomeriggio abbiamo preso una deviazione seminascosta che ci è stata indicata da due autoctoni e che si ricongiunge alla strada asfaltata che porta al rifugio "La Capanna".
Alle 17.20 siamo arrivati al Rifugio "La Capanna" dove c'è un bar-ristoranate-bazar che chiude alle 18. Al rifugio non si può dormire. Ci siamo fermati a ristoraci e riposarci un po' e verso le 17.50 siamo ripartiti seguendo inizialmente la strada asfaltata e poi girando su una sterrata della forestale in direzione del rifugio "le Fontanelle". Lungo la sterrata abbiamo trovato parecchi lamponi.
Ad un certo punto il sentiero 00, che avevamo lasciato prima del Monte Falco, si ricongiunge con la sterrata e prosegue su questa fino alle Fontanelle.
Alle 18.40 finalmente abbiamo raggiunto le Fontanelle, dove c'è un rifugio chiuso, ma con una stanzetta sempre aperta, nella quale abbiamo confortevolmente dormito.
Questa sera la cena è stata a base di buste di liofilizzati e formaggio acquistato alla Capanna.
 
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© Nadia Clara Costa