Ci siamo svegliati ancora immersi nell'ombra delle montagne e, dopo aver smontato la tenda, abbiamo fatto la nostra buonissima colazione a base di tè e barrette di cereali ormai quasi totalmente sbriciolate. | ||
Alle 8.50 ci siamo rimessi in marcia, dopo aver rifornito d'acqua le borracce. | ||
Poco dopo il posto dove abbiamo dormito comincia una zona a conservazione integrale, dove non si può uscire dal sentiero. Sono boschi bellissimi e immersi in una quiete che nel nostro caso era interrotta solo dal continuo parlare di Davide. È dura spiegare a un bambino di quattro anni che in un posto così potrebbe anche stare un po' zitto e ascoltare in silenzio la Natura. Siamo riusciti comunque ad ottenere qualche minuto di silenzio durante il quale tutti e tre abbiamo potuto apprezzare questo angolo incontaminato. | ||
Alle 9.50 siamo arrivati a Poggio Scali da dove si può vedere un bellissimo panorama. Anche questa zona è a conservazione integrale e per salire sulla cima ci sono solo 3 sentieri alla base dei quali si può leggere questa scritta. A Poggio Scali abbiamo fatto la consueta pausa merendina e svago. |
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Alle ore 10.20 siamo scesi da Poggio Scali e siamo tornati sul sentiero 00. Dopo circa un'altra ora e mezza di cammino abbiamo fatto un'altra sosta-merendina (un po' prima de "il Poggione"). | ||
Alle 12.30 siamo finalmente arrivati al Passo della Calla. Poco prima di raggiungere la strada abbiamo trovato qualche lampone per la gioia di Davide. | ||
Il passo è ben attrezzato con un bar-ristorante, un rifugio del CAI, un parcheggio per camper e numerosi tavolini per picnic, anche ben appartati rispetto alla strada, il che non è un male dato che la strada è invasa da motociclisti. | ||
Abbiamo pranzato con dei panini comprati al bar (che non è dotato di Visa o Bancomat) e poi ci siamo cercati un posticino tranquillo dove far riposare un poco Davide (e Fiorellino). | ||
Alle 15 siamo ripartiti sempre sul sentiero 00 seguendo i segnali per il Monte Falco. | ||
Verso le 4 del pomeriggio, poco prima del rifugio Burraia, abbiamo trovato un campo di mirtilli e ci siamo ristorati un pochino con quelli. Davide era entusiasta. | ||
Il sentiero prosegue passando sopra il Rifugio Città di Forlì, passando per bellissimi prati montani. Qui abbiamo fatto una breve sosta per ammirare il paesaggio e farci una foto tutti assieme. | ||
Abbiamo proseguito per un pezzo lungo il sentiero 00, verso il Monte Falco, che non avevamo però intenzione di raggiungere. Verso le 5 del pomeriggio abbiamo preso una deviazione seminascosta che ci è stata indicata da due autoctoni e che si ricongiunge alla strada asfaltata che porta al rifugio "La Capanna". | ||
Alle 17.20 siamo arrivati al Rifugio "La Capanna" dove c'è un bar-ristoranate-bazar che chiude alle 18. Al rifugio non si può dormire. Ci siamo fermati a ristoraci e riposarci un po' e verso le 17.50 siamo ripartiti seguendo inizialmente la strada asfaltata e poi girando su una sterrata della forestale in direzione del rifugio "le Fontanelle". Lungo la sterrata abbiamo trovato parecchi lamponi. | ||
Ad un certo punto il sentiero 00, che avevamo lasciato prima del Monte Falco, si ricongiunge con la sterrata e prosegue su questa fino alle Fontanelle. | ||
Alle 18.40 finalmente abbiamo raggiunto le Fontanelle, dove c'è un rifugio chiuso, ma con una stanzetta sempre aperta, nella quale abbiamo confortevolmente dormito. | ||
Questa sera la cena è stata a base di buste di liofilizzati e formaggio acquistato alla Capanna. | ||
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