È una bella mattina fresca e soleggiata, proprio la mattina ideale per fare un po' di pulizia. Per cercare la tana dei goblin dobbiamo lasciare al campo i cavalli, speriamo di ritrovarli al ritorno. Ci aspetta una bella passeggiata.


Che schifo. Cosa c'è di più disgustoso di un gruppo di goblin? Una caverna piena di goblin! La pulizia è andata bene, ma dopo ci è rimasta addosso una tale puzza che mi veniva da rigettare la colazione. Non capisco che senso abbiano esseri del genere, capaci solo di malvagità e orrori.

Questa mattina siamo saliti fino a raggiungere un cumulo di rocce, alcune naturali, altre chiaramente trasportate. Sul lato opposto rispetto a quello da cui siamo arrivati abbiamo trovato un sentierino che portava ad un ingresso. Nel frattempo la mattinata si era fatta più nuvolosa.

L'ingresso della grotta era abbastanza ampio per due persone, alto circa due metri, e il passaggio procedeva con queste dimensioni scendendo leggermente verso il basso.

Tutto il percorso era costellato di detriti, rifiuti vari, ossa anche umane. Davanti a noi ogni tanto sentivamo rumori, come di pietrisco smosso, come se qualcuno stesse scappando, forse per avvertire del nostro arrivo. Noi procedevamo in fila per mantenere un minimo di manovrabilità in caso di attacco: per primo Caius con la sua armatura e la spada sguainata, poi Galad con la balestra e una torcia, io con l'arco, Macha e infine Julius con la scimitarra pronta. Il tunnel andava avanti curvando spesso e, man mano che scendevamo aumentava anche l'odore di umido, sporcizia, terra, come una tana di animale, ma peggio.

Andando avanti il cunicolo si allargava, permettendoci di poter stare affiancati, l'odore era sempre più fetido e la sporcizia sempre maggiore: animali morti, escrementi, resti di fuochi, ossa e peggio. Il cunicolo non aveva bivi. Davanti a noi abbiamo sentito ancora il rumore di sassolini smossi e di passi, come di qualcuno che fugge, ma non riuscivamo a vedere nulla per via delle curve e controcurve del cunicolo. A quel punto abbiamo accelerato il passo e abbiamo cominciato a sentire più passi e gridolini, come dei segnali. I rumori e la puzza, man mano che procedevamo, aumentavano sempre di più, fino a diventare insopportabili. Sapevamo che di lì a poco saremmo arrivati alla tana vera e propria, quindi ci siamo fermati ad organizzarci e Caius ha preparato una bottiglietta incendiaria usando una fiaschetta d'olio e uno straccio.

Nel frattempo tutti i rumori sono cessati ed è calato un silenzio denso di attesa. Davanti a noi il tunnel si è aperto in un'ampia grotta, con un pavimento concavo cosparso di rifiuti, focolari, pagliericci e nicchie di varie dimensioni scavate nelle pareti, a varie altezze dal suolo. La grotta era buia, ma io e Macha potevamo vedere chiaramente più di 15 goblin distribuiti nelle varie nicchie. Mentre eravamo lì nell'ingresso, quei bastardi hanno cominciato a lanciarci frecce, senza colpirci. Caius in risposta ha lanciato la sua bottiglietta incendiaria e Macha ha lanciato un globo di luce cha ha illuminato a giorno la grotta. I piccoli mostriciattoli hanno cominciato a lanciare frecce alla cieca e a fuggire gridando spaventati, ma non  avevano molti posti dove andare se non rintanarsi più in profondità nei loro buchi. Galad e Julius si sono lanciati verso due tane, io ho cominciato a lanciare frecce. Da un paio di buchi alcuni di quei maledetti hanno cominciato a sventolare degli stracci sudici che forse nella loro mente volevano essere bandiere bianche, ma non ci può essere nessuna clemenza nei confronti di creature del genere. Da alcuni buchi cominciavano ad uscire goblin armati e con corazze rimediate: Macha ha immediatamente colpito col dardo incantato il primo che è sbucato. A quel punto è stato il caos: da ogni buco usciva uno di quei mostri e in men che non si dica sono finiti affettati, trafitti, bruciati. Quelli che erano rimasti rintanati nei buchi li abbiamo stanati dando fuoco ai pagliericci e rifiuti.

In totale ero 17, più quelli che ci hanno assalito erano almeno una trentina in tutto, un nutrito gruppo per una sola comunità di goblin.

Alla fine, scemata l'adrenalina, io ero totalmente schifata, nauseata, e sono tornata il più in fretta possibile all'aperto, con Macha preoccupata per la mia salute. Gli altri hanno rovistato tra i resti trovando solo cose inutili e qualche moneta di poco valore. Poi hanno incendiato tutto: non si sa mai che ne fosse rimasto qualcuno vivo nascosto in qualche anfratto.

Ora siamo tornati al campo dove ci siamo risciacquati e riassettati (la puzza di goblin che avevamo addosso era qualcosa di spaventoso) e siamo pronti per ripartire, ormai non dovrebbe mancare molto al sentiero per la Roccia.


Ci siamo sistemati per la notte in una grotta a pochi passi dal sentiero che corre da sud a nord verso la Roccia. Oggi l'abbiamo vista, in lontananza.

Dopo la disinfestazione della tana dei goblin, ci siamo inerpicati tra i boschi sulle colline, in alcuni punti il passaggio era talmente intricato che dovevamo scendere da cavallo, ma dopo poco più di un'ora abbiamo raggiunto il sentiero, praticabile con comodità a cavallo. Abbiamo proseguito per un po' verso nord, fino a raggiungere una cresta dalla quale in lontananza abbiamo visto un piccolo altipiano che potrebbe essere la Roccia, così come ce l'hanno descritta. L'altipiano non sembra essere proprio sul sentiero, è lungo un centinaio di metri e alto trecento, così ad occhio. Nel frattempo però si stavano ammassando dei nuvoloni, così abbiamo deciso di tornare in questa grotta che avevamo visto nei pressi del sentiero.

Faremo come al solito dei turni di guardia, anche se il posto sembra abbastanza tranquillo: per primo Caius, poi io e Galad ed infine Macha e Julius.

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