In Germania abbiamo bevuto tantissima birra e il motivo si capisce dal cartello qua a fianco.
L’acqua sembrerebbe essere un bene prezioso: se chiedi l’acqua al ristorante ti portano microbottigliette da 0,2 L, se la chiedi grande ti portano la bottiglia da 0,75 L, con costi esorbitanti. Per i bambini prendevamo sempre succo di mela (specificando saft, altrimenti lo portano gasato), il costo più o meno era lo stesso dell’acqua, ma almeno era qualcosa di più di acqua.
La birra invece è decisamente conveniente e buona. Ogni posto ha la sua marca di birra, tantissimi tipi diversi.
Oltre ad essere specialisti della birra, in Germania hanno stili di vita decisamente diversi dai nostri.
C’è molta più attenzione per i bambini e praticamente ovunque abbiamo trovato disponibilità e attrezzature. Nei ristoranti ti danno il seggiolone e matite e fogli per colorare. Negli ostelli della Renania-Palatinato ci sono angoli o stanze dedicate ai bambini, con giochi, tavolini, sedie. Anche sulla nave ci hanno fornito seggiolone e colori.
I paesi e le città sono forniti di tanti parchi-giochi, spesso pieni di sabbia. Le famiglie tedesche portano lì i loro n bambini, spesso in bicicletta, con carrellini e seggiolini e biciclettine di varia foggia.
Molti si spostano in bici, anche in città ci sono le corsie apposta, con tanto di semafori e segnaletica dedicata. La differenza tra l’andare in bici a Colonia o a Milano è evidente. Inoltre le auto rispettano le precedenze, i divieti, i limiti di velocità.
Durante il nostro giro abbiamo visto tante famiglie anche loro in bici, con 2-3 bambini. Del resto le piste ciclabili lungo il Reno sono tranquille e perfettamente percorribili da ciclisti di qualsiasi età.
La Germania mi ha dato l’idea di un paese dove i bambini non sono considerati un fastidio e un peso e i ciclisti non sono considerati dei poveretti o degli stravaganti.
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