Casa capovoltaSiamo partiti da Orlando e ci siamo messi a cercare un centro commerciale per comprare del gatorade in polvere (perdiamo talmente tanti sale da poter fare un pollo in crosta al giorno) e un materassino (al momento ne abbiamo solo 3).

I grossi negozi erano talmente tanti e tutti sparpagliati su questi grandi viali che non siamo riusciti a trovare nulla... a parte una strana casa capovolta...

Ci siamo quindi messi in viaggio e ci siamo diretti a Cape Canaveral, dove abbiamo visto da lontano le piste di lancio.

Siamo entrati nella riserva naturale di Merrit Island. Ci siamo fermati al centro visitatori, piccolino ma carino e abbiamo fatto un giretto a piedi lì vicino.

Sembrava di essere dentro una serra di quelle che ti mostrano l'ambiente tropicale, solo che non era una serra... abbiamo visto enormi ragnoni e delle lucertole che tiravano fuori una specie di gozzo arancione. C'erano anche delle piante (spanish moss) che potevano vivere della sola umidità dell'aria... e questo dice tutto!!

Abbiamo mangiato un po' di avanzi su un tavolino di fronte al centro visitatori e quindi ci siamo rimessi in macchina.

Siamo andati a dare un'occhiata all'oceano oltre la duna. Abbiamo visto delle tartarughe che brucavano nel parcheggio, però sulla biolab road dove avremmo dovuto vedere gli alligatori, non ne abbiamo visto nemmeno uno. Anche i lamantini non erano visibili perchè sono da quelle parti solo in autunno e primavera.

Il paesaggio comunque era molto interessante, paludoso, con avvoltoi, rapaci e altri uccelli.

Pausa rinfrescanteCi siamo quindi rimessi in marcia verso nord, con una pausa rinfrescante ad un baracchino, e ci siamo fermati a St. Augustine Beach a fare il bagno nell'oceano Atlantico. La sabbia è bianca ed zuccherosa e la marea sale molto velocemente (abbiamo rischiato di perdere il nostro mini kit di giochini da spiaggia). Il mare non era nemmeno tanto freddo, con delle belle onde (probabilmente piccole, ma a noi sembravano grandi). Qui le case sono decisamente di livello superiore rispetto a quelle più nell'interno, ci sono delle bellissime villette con accesso diretto alla spiaggia, tutte di legno. Il parcheggio dove ci siamo fermati era dotato di doccia e bagni, la spiaggia era libera, ma dotata di bagnina sulla classica seggiolona, in fondo Baywatch non è poi così irrealistico (quest'ultimo commento lo ha aggiunto Luca).

Adesso possiamo dire di aver cominciato veramente il nostro coast to coast.

Qui le persone sono molto pudiche: una mamma per cambiare il suo bambino circa 2enne ha fatto i numeri da circo per evitare che si vedessero le sue nudità. Noi invece abbiamo fatto cambiare anche Davide sulla spiaggia senza protezioni, saranno rimasti tutti sconvolti (non che ci fosse una gran ressa in ogni caso).

Ore 7.33 pm ora della costa orientale

Siamo in auto verso St. Augustine. Incredibilmente riesco addirittura a scrivere al PC in quest'auto!

Siamo appena ripartiti dopo esserci pucciati nelle acque dell'oceano. Non era tanto freddo, in compenso c'erano delle belle onde.

Stiamo entrando nella cittadina attraverso un bel ponte con lampioncini. Il sole sta tramontando attraverso nuvoloni, ma il resto del cielo è terso. Il canale è pieno di barchette e sulla riva c'è un vecchio forte (Castillo de San Marcos), monumento nazionale.

Ormai siamo quasi arrivati al nostro albergo. Riprenderò più tardi.

Cena messicana

Per la notte ci siamo sistemati in un motel a St Augustine.

Per la cena abbiamo avuto qualche problema perchè non riuscivamo a trovare un posto aperto a prezzi decenti, alla fine ci siamo fermati in un posto un po' trash (o trendy dipende dai punti di vista), ma che faceva dei buoni burritos e tacos, sulla via principale di St. Agustine.


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