Il motel era decisamente migliore di quello di Orlando. C'era pure la macchina per farsi il caffè in camera e il buffet della colazione era più variegato, con latte e cereali e pannine per il caffè aromatizzate.
E così è cominciato il nostro quinto giorno di viaggio, una tappa piuttosto impegnativa.
La mattina siamo andati a visitare la cittadina di St. Augustine, il primo insediamento del Nord America, con un bel forte a stella. La cittadina è molto turistica, per turisti ricchi, con negozi di souvenir, ristoranti, vecchie case ricostruite e vecchie case autentiche.
Scaduta l'ora del parcheggio, ci siamo rimessi in marcia, verso ovest.
Ore 2.32 pm ora della costa orientale
Stiamo puntando direttamente verso ovest. Ci siamo fermati a mangiare all'uscita 337 della interstate 10 in un ristorantino di carne e pesce. Non male. La cameriera ha insistito perchè prendessimo dei bicchieroni di limonata da portare via. Ovviamente compresi nel prezzo della limonata bevuta col pranzo. Poi ha regalato dei biscottini ai bambini. Abbiamo lasciato giù abbondante mancia, quindi non ci sentiamo in colpa.
Abbiamo mangiato pesce fritto (credo pesce gatto), i miei contorni erano i più originali (li ho presi a caso senza sapere cosa fossero): semolino e una specie di insalata di rabarbaro e mushmellows sciolti. Per dolce abbiamo preso cheescake al lime, a quanto pare tipico del sud della Florida. Un po' come prendere i cannoli a Milano.
Poi abbiamo fatto un po' di spesetta per la cena e quindi via lungo la strada dritta dritta circondata da boschi di conifere e nulla.
I bambini stanno guardando Shrek e io provo a scrivere il diario sfidando la mia nausea.
Il traffico sulla Interstate scorre tranquillo tra camioncioni, Harley e ogni tanto qualche mezzo particolare, come un mega camper che trainava un hummer (o dei pick up che trainano camper semirimorchi). La strada scorre dritta dritta verso ovest.
Ora cercherò di approfittare di questo tempo per provare a completare la descrizione di quello che abbiamo fatto nei giorni scorsi, dato che non ho avuto molto tempo e la sera ero talmente stanca da crollare subito a nanna.
Ore 5.00 pm
Ci siamo fermati in un'area di sosta in mezzo ai boschi, enorme, distante dall'autostrada almeno un paio di km.
C'erano tavolini da pic-nic, dei bagni enormi, macchinette di schifezze e beveraggi e tanto tantissimo spazio... non hanno decisamente problemi di spazio da queste parti.
Ore 5.40 pm
Siamo ancora in viaggio. Ho praticamente concluso il racconto delle puntate precedenti.
Ora siamo usciti dalla interstate e abbiamo preso la stada 331. La nostra destinazione è un forte vicino a Pensacola Beach, dove c'è il campeggio.
Ore 7.01 pm
Abbiamo da poco attraversato una laguna e stiamo percorrendo la strada sulla striscia di terra che separa il mare dalla laguna, tra poco (ora più, ora meno) dovremmo entrare in un parco, dove c'è il forte e dove c'è il campeggio.
Ore 7.30 pm
Siamo su una striscia di terra tra la laguna e il mare. Dune di sabbia bianchissima, arbusti, pini e palme.
Sono tornate le palme: andando verso nord erano diminuite, ma ora l'influenza del Golfo del Messico si fa sentire.
Palazzoni si alternano a ville e agli immancabili edifici delle varie catene di cibo. È incredibile la quantità di macchinoni enormi, ma questo non solo qui. Altra considerazione che ho fatto in questi giorni è l'incredibile quantità di persone grassissime, non un po' cicciotte, proprio enormi, da paura. Devono muoversi con le sedie a motore, altrimenti non ce la fanno. Del resto al supermercato il reparto schifezze è enorme, mentre quello frutta e verdura piuttosto misero.
Tantissimi anche i motel lungo la strada, qui la gente si sposta parecchio. Sull'autostrada abbiamo visto almeno un paio di furgoni per traslochi a noleggio con auto al traino. E le distanze sono enormi, oggi ne abbiamo avuto una prova, sembrava poca cosa visto sulla cartina, e invece siamo ancora qua!
Cose che mi sono dimenticata di dire prima
La radio vicino ad Orlando era anche in spagnolo e alla TV c'erano canali in spagnolo con programmi per insegnare l'inglese ai bambini. In effetti c'erano molti ispanici. Anche a Disney World c'erano i messaggi in inglese e spagnolo.
Lungo la strada ci sono tantissmi posti per mangiare, ma la maggior parte sono catene.
Ci sono strane banche in piccoli edifici costruiti appositamente con foggie tipiche per ogni banca. Strane.
Ci sono le cassette della posta all'inizio dei vialetti che portano alle case e in alcuni casi questi vialetti si perdono nel nulla, in mezzo ai boschi.
Moltissime case sono di legno e ne abbiamo viste alcune che erano poco più di baracche o camper o roulottes, ma può darsi che fossero solo la casa delle vacanze, in fondo si tratta di zone turistiche.
Ci sono dei camper enormi come quello di Gambadilegno nel film In viaggio con Pippo.
Ci sono i distributori di giornali a monetina.
Ore 8.00 pm
Sabbia bianca, dune erbose, casette di legno su palafitte con accesso diretto al Golfo del Messico. Palme, sole ormai basso sull'orizzonte. Abbiamo appena passato un cartello che ci intima di andare a 20 mi/h perchè è la stagione di nidificazione di un qualche uccello. Non so quando riusciremo ad arrivare al campeggio.
Adesso le case sono finite e sono rimaste solo le dune con la sabbia bianchissima che invade a tratti la strada. Filippo dice che sembra neve.
Contrasto di colori: bianco della sabbia, blu del mare e azzurro del cielo, nero della strada, verde delle piante abbarbicate alle dune.
Ore 8.20 pm
A Pensacola Beach ci sono enormi palazzoni con circa 5 piani di parcheeggio e una 20ina di appartamenti. Il tutto costruito sulla sabbia. Ci sono anche le casette di legno su palafitte, ma temo che i prezzi di quest'ultime debbano essere esorbitanti.
Ore 8.30 pm (ma in realtà qui a Pensacola sono le 7.30!)
Siamo entrati nel parco dove si trova il campeggio. Pericolo di alluvione.
Ore 10.30 pm (ora di Pensacola)
Siamo in un campeggio buissimo, per fortuna c'è la Luna piena. Ci sono in giro delle ranocchie minuscole, spero di non portarmene dietro qualcuna per sbaglio. Tra grilli e rane e altre bestie c'è una confusione incredibile. Però c'è una bella arietta fresca, anche se piuttosto umida. Qui ci sono un po' di insetti fastidiosi e ci siamo dovuti riempire un di autan.
Per cena ci siamo cotti delle ottime salsicce sul fuoco. Nel campeggio ci sono infatti vicino ad ogni piazzola un tavolino e un braciere per il fuoco con griglia annessa. Purtroppo abbiamo dovuto far tutto col buio.
Qui intorno al campeggio ci sono degli alberi ed è permesso raccogliere i rami secchi, in altri parchi invece non è possibile, quindi se vorremo fare ancora il fuoco anche negli altri campeggi mi sa che ci dovremo comprare la legna.
Purtroppo abbiamo solo 3 materassini, speriamo che le copertine della Delta siano sufficienti a supplire il quarto.
Domani altra piccola tappa fino a New Orleans, ma prima dobbiamo visitare il forte qui vicino e magari fare un salto in spiaggia, se non c'è troppo petrolio.
[flickr user=95551576@N00 tag="27luglio2010" ]
Commenti offerti da CComment