Viaggio di nozze 2000
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- Scritto da Nadia
- Categoria: Viaggio di nozze 2000
31 marzo 2000
Dopo la bella festa siamo stati accompagnati di corsa a Pavia dai miei e abbiamo preso il treno quasi per un pelo.
Viaggio ovviamente in prima classe, col riso che continuava a cadermi dai capelli.
A Sestri abbiamo preso un treno piu spartano che ci ha portato nella prima delle 5 terre, sotto una pioggia torrenziale.
Durante il giorno avevamo avuto sole e quindi alla fine ci voleva un po' di pioggia per poter dire "sposa bagnata, sposa fortunata!"
Prima notte a Monterosso, all'hotel "La Colonnina". C'erano tulipani in bocciolo e spumante, nonché una bella doccia per togliersi trucco, lacca e stanchezza.
1 aprile 2000
Una bellissima giornata di sole, anche se qualche nuvola passava ogni tanto.
Dopo un'abbondante colazione all'albergo, abbiamo fatto un giro per Monterosso, arrampicandoci fino al convento e al cimitero.
Il pranzo é stato ovviamente a base di focaccia.
Monterosso, come tutte le 5 terre, é un bel paesino, pieno di gatti coccoloni e con un mare splendido.
Nel pomeriggio abbiamo preso il treno per Livorno e da qui per Civitavecchia, dove ci aspettava una"splendida" nave Tirrenia.
Prima di imbarcarci abbiamo cenato in pizzeria.
La nostra cabina di prima classe era poco piú di un vagone letto, con in piú un microbagno.
Dopo aver osservato lo "spettacolo" del portellone della nave che si chiudeva ci siamo ritirati nella nostra cabina.
2 aprile 2000
Siamo arrivati all'alba al porto di Olbia e, dopo un po' di indecisione riguardo al mezzo da prendere, siamo saliti sul treno x Olbia cittá. Alla stazione abbiamo fatto colazione e quindi col bus siamo andati all'areoporto dove abbiamo noleggiato una bellissima Punto gialla cabrio.
Quando siamo arrivati a Porto Cervo Marina c'era ancora il sole, ma dopo esserci installati nell'appartamentino nel Residence Bouganville sono arrivate un sacco di nuvole e vento.
Animati comunque da spirito di avventura ci siamo diretti verso il nord dell'isola.
A Palau abbiamo preso il traghetto per La Maddalena e, dopo un giretto a piedi per la cittadina (con sosta dal pasticciere!), ci siamo diretti in auto verso Caprera, che é collegata a La Maddalena tramite un ponte.
L'isola di Caprera é ventosissima, piena di sassi e di ginghialoni.
Abbiamo visitato la casa di Garibaldi che peró era in ristrutturazione.
Salendo x una lunga strada serpeggiante siamo giunti ad un forte abbandonato, ottimo scenario x giochi di ruolo fantasy.
L'isola é selvaggia, piena di fiori e piante, odori e colori.
Poi siamo tornati a La Maddalena e abbiamo fatto il giro dell'isola.
Anche vista dalla macchina é bellissima, piena di angolini splendidi. Purtroppo il tempo non era dei migliori per fare un giro a piedi.
A Porto Massimo siamo scesi ad ammirare una baia con l'acqua splendida e gli scogli costellati di ricci di mare.
La riva era invece tappezzata da un tappeto formato da una pianta grassa con dei bellissimi fiori lillá.
Siamo saliti anche al "Nido d'aquila", una punta sulla quale c'è una base militare (tanto per cambiare) e una discarica un po' stupida, infatti è fatta in mod che il vento possa spargere in giro per benino dappertutto i sacchetti sporchi.
3 aprile 2000
Nei pressi di S. Teodoro c'é una penisola selvaggia, piena di strane piante tra cui una che sa di curry. La spiaggetta in fondo é piena di scheletri di ricci di mare, si trovano peró soprattutto le metá di sopra, di metá con l'apparato boccale invece ne abbiamo trovate pochissime.
Barbagia: S. Anna, ristorante con cucina sarda aperto tutto l'anno: da provare se ci si ripassa.
Stagno di S. Teodoro: fenicotteri rosa e altri uccelli simili.
4 aprile 2000
5 aprile 2000
Oggi ci siamo alzati di buon'ora (circa le 9...) e ci siamo diretti verso Nuoro, capoluogo della barbagia.
La cittá é in posizione elevata e a mio parere ha un'architettura caotica.
La piazza Sebastiano Satta é opera di uno scultore di Orani (Costantino Nivola) ed é abbellita con dei menhir con su delle piccole sculture di questo autore.
Non sembra essere rimasto molto dei vecchi rioni della cittá, se non qualche viuzza e casa, tra cui quella di Grazia Deledda, che peró era chiusa per restauro fino a data da destinarsi. Il quartiere attorno alla casa é tappezzato di brani tratti dai romanzi di questa scrittrice.
Abbiamo poi continuato il giro per la cittá che non mostra niente di veramente rilevante, infatti anche il duomo ha la facciata moderna (l'interno non l'abbiamo visto perché chiuso).
Nella chiesetta di S. Carlo, nei pressi della casa di Grazia Deledda, si trova una copia della scultura "la madre dell'ucciso" opera di Francesco Ciusa che é lí sepolto.
Un anqolino caratteristico é il Santuario delle Grazie che é stato appena restaurato, ma che non abbiamo potuto visitare all'interno.
6 aprile 2000
nuraghe mannu
villaggio nuragico tiscali
chiesa rupestre buon cammino
domus de jana
7 aprile 2000
Oggi é stato il primo giorno di sole, anche se comunque non é mancato il vento.
Dopo le faticate dei giorni scorsi abbiamo deciso di prendercela comoda, siamo usciti che era ormai ora di pranzo e siamo andati a cercare un posticino sul mare dove poterci rilassare.
Siamo andati a Capo Ferro, dove c'é un faro militare, ma lí intorno sono solo scogliere molto appuntite oppure spiagge di complessi residenziali.
Ci siamo quindi diretti verso Palau e ci siamo fermati in una spiaggettina molto bellina vicino a Cannigione, sul Golfo di Arzachena. Io peró stavo male (che palle!) e quindi siamo tornati a casa.
8 aprile 2000
9 aprile 2000
Ci siamo alzati molto con calma e, sempre con calma ci siamo diretti verso Tempio Pausania.
Il tempo era come al solito nuvoloso, con un po' di pioggia e un po' di sole.
Siamo passati vicini al lago di Liscia e abbiamo anche deviato per vedere la diga, ma la strada era chiusa. Il lago é bello, circondato da rive verdissime.
Sulla strada per Tempio abbiamo trovato l'indicazione per degli olivastri millenari. Dopo una lunga stradina attorno al laqo abbiamo effettivamente trovato un olivastro che, secondo il cartello, aveva piú di 2000 anni e una circonferenza di 11 metri. Effettivamente era molto grande e contorto.
A Tempio Pausania ci eravamo andati per vedere la fiera della Gallura che speravamo fosse qualcosa di tipico, invece non era altro che una normalissima fiera di commercianti e quindi non ci siamo andati, anche perché c'era da pagare.
-Nuraghe Majore
-Luoqosanto
-eremo S. Trano
-Castello di Baldo poiana? Falchetto?
10 aprile 2000
Ci siamo svegliati con calma e siccome la qiornata sembrava abbastanza nuvolosa abbiamo deciso di metterci ancora in viaggio in macchina.
La nostra idea originaria era di dirigerci a Castelsardo, ma era troppo tardi per affrontare un viaggio cosí lungo. Abbiamo quindi deciso di tornare alla Maddalena e Caprera.
A Palau abbiamo comprato dei panini e ci siamo imbarcati.
Arrivati alla Maddalena abbiamo notato che era piena di americani, probabilmente militari, con tanto di famiglie, cani, auto, pullmini scassati.
Ci siamo diretti subito a Caprera dove abbiamo lasciato giú la macchina e abbiamo rifatto la camminata del primo giorno fino alla fortezza abbandonata.
Stavolta avevo il rullino, per cui ho fatto delle foto al paesaggio e alle piante. Purtroppo non é possibile riprodurre gli odori che si sentivano, piú o meno dolci, di mirto e addirittura di curry. Sembrava di essere in un ristorante indiano!
Alla fortezza abbiamo consumato il nostro pasto a base di spianata imbottita e succo d'ananas.
Siamo tornati alla macchina per una strada diversa, attraverso una bassa boscaglia di pini, eucalipti e cespugli vari.
Siamo quindi tornati alla Maddalena e abbiamo preso un caffé.
Abbiamo deciso di rifare lo stesso giro del primo qiorno: ci siamo fermati a porto massimo a vedere i ricci e Luca ha cercato, senza successo, di pescarne uno.
Poi ci siamo fermati in una spiaggetta chiamata monte d'a rena.
11 aprile 2000
12 aprile 2000
Anche questa mattina ci hanno svegliato gli operai col martello pneumatico, per fortuna non erano bergamaschi, per cui ci siamo alzati verso le 9.
Siccome c'era un bel sole siamo tornati alla stessa spiaggia di ieri: Liscia Ruja, una bella spiaggia bianca col mare cristallino. Oggi, nonostante il vento, il mare era calmo e faceva venire una voqlia incredibile di fare il bagno.
Siamo rimasti li fino all'una e Luca si é dedicato alla costruzione di opere idrauliche, da bravo inqegnere.
Io ho cercato di fare un po' di tai-chi, ma me lo sono giá dimenticato.
Per pranzo siamo tornati a casa e nel pomeriggio siamo tornati a rosolarci gambe e braccia, in quanto c'era troppo vento.
Luca peró é entrato quasi di spontanea volontá in acqua fino a metá coscia, per fortuna si era messo i pantaloni corti!
13 aprile 2000
14 aprile 2000
15 aprile 2000
Ci siamo svegliati in una mare grigio e nebbioso.
A Genova piovigginava.
Abbiamo preso un taxi per la stazione assieme ad un altro signore, così abbiamo diviso la spesa e abbiamo faticato meno.
Dopo una lauta colazione servita da un "impeccabile" cameriere nel buffet della stazione, abbiamo preso un intercity pienissimo, per fortuna eravamo in prima classe.
Milano ci ha accolto con una pioggerellina fastidiosa, mentre le casa di Via Pisani Dossi ci ha accolto con un bello scherzone degli amici scout: le chiavi delle porte nascoste in una brocca nel freezer piena di coca ghiacciata, il corridoio pieno di piattini di plastica pieni d'acqua, le pentole nascoste nel guardaroba, due pesci rossi nel bidè e il letto tutto incelofanato. Mi pare non ci fosse altro, a parte vari bigliettini appiccicati in giro!
No, c'era dell'altro: l'ha scoperto Luca facendo la doccia: del dado infilato nei buchini, per cui si è fatto la doccia al brodo! Però lo scherzo non è venuto bene in quanto credeva fosse ruggine!
E così il nostro viaggio è finito ed è cominciata la nostra vita familiare, con una famiglia composta da: noi due, un gatto (Su Gologone), due pesci, un po' di piante malmesse.
E questo è tutto.
THE END
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