Sul treno
Davide e Filippo sul treno da Ottignies. Filippo gioca col suo telefonino finto, fintissimo!!

Ed eccoci in viaggio per una nuova avventura!!

Partiti di buon ora da Ottignies in quanto temevamo lo “sciopero dello zelo” a Zaventem. In realtà controlli rapidissimi, anche se secondo me avevano messo dei metal detector più sensibili e ci hanno dovuto controllare.

A Madrid abbiamo avuto un piccolo problema di carte di imbarco in quanto avevamo solo quella fino a Madrid, quindi siamo dovuti uscire, fare la fila alla Royal Air Maroc, rifare i controlli e questa volta mi hanno pure fatto aprire la borsa della macchina fotografica, il tizio apriva tutte le taschine, tascone, guardava nelle custodie degli occhiali... in compenso avevamo una bottiglietta d’acqua vuota e nessuno ha detto nulla... mah

L’aeroporto di Madrid è grandissimo con un trenino automatico che collega i due terminal... noi ci siamo fatti tre viaggetti sul treno per risolvere la questione delle carte di imbarco. Per fortuna avevamo quattro ore di attesa!!! Ci sono anche aree gioco per i bambini (ma ormai è solo Filippo che ne approfitta, e nemmeno tanto, perché ha giocato spesso col suo telefonino finto – dopo che gli ho detto che con la sua immaginazione può fare tutto, si è messo a far finta di scaricare app e si inventa videogiochi....)

Abbiamo anche potuto osservare in diretta l’imbarco delle valigie. Nel tempo in cui hanno svuotato un carrello, a Charleroi avrebbero scaricato e caricato 3 aerei...

Sull’aereo marocchino ci hanno persino offerto da mangiare (due panini spugnosi e uno yogurt).

A Casablanca abbiamo incredibilmente trovato tutte e quattro le valigie. Quando abbiamo visto i mucchi di bagagli – probabilmente arrivati in ritardo o persi - ammassati di fianco ai nastri stavamo per dubitarne.

Siamo riusciti a prelevare i primi diram, cosa non semplicissima dato che il bancomat aveva una finestra di errore del programma che copriva parte dello schermo...

L’aeroporto è dotato di gatto di servizio.

Dall’aeroporto abbiamo preso un treno per Casablanca centro. È lo stesso modello dei treni vecchi di Ottignies.

Dalla stazione piccola passeggiata tra strade affollate, gente che prende il fresco, carretti di fichi d’india e chiocciole, matrimoni che probabilmente stanno andando avanti dal mattino, rumori, enormi pipistrelli tra le palme, voci e odori di cibo che si mescolano ad altri meno gradevoli.

Una città del sud.

L’alberghetto è in una vietta piena di posti per mangiare (ancora aperti alle 23...)

Purtroppo siamo in due stanze doppie e per questa notte Filippo ha voluto stare con me. Si è addormentato appena toccato il cuscino.

Domani sveglia di buon ora, colazione in qualche posticino e visita della città.

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