8 maggio - Nara
- Nadia
- Giappone 2023
Diario di viaggio – le foto seguiranno – scusate gli errori, non ho riletto e il correttore automatico fa pazzie
Sveglia, colazione e poi treno per Nara.
C'erano dei problemi su una linea, con addirittura dei treni cancellati, per fortuna ci sono due linee di due società diverse per Nara. I problemi sulla linea erano probabilmente dovuti alle forti piogge di ieri.
La mattina la televisione mostrava 3 notizie principali: il terremoto nel centro del paese che sembra abbia distrutto un paio di casette e forse un vaso in un museo, le forti piogge che invece hanno fatto più danni e l'incoronazione di Re Carlo con inquadrature dell'imperatore (credo) e consorte seduti di fianco a qualche emiro.
Arrivati a Nara, abbiamo fatto qualche passo e siamo stati assaliti da cervidi di media grandezza, alcuni coi pallini tipo bambi, altri con piccoli palchi. Facevano l'inchino e volevano i biscottini. Era pieno di venditori di biscotti ufficiali per cervidi (non so che specie fossero). Ne abbiamo comprati un po' e io ne ho messi alcuni nella tasca della giacca (c'era il sole ma soffiava un bel venticello fresco) e una di quelle adorabili bestiole ancora un po' mi mangiava tasca e biscotti. A Davide uno invece ha bucato una maglietta. Era una delle poche non già bucate dalle gatte.
Vicino alla stazione c'erano quelli più golosi, verso i templi, nelle zone meno frequentate dai venditori di biscotti, c'erano quelli più calmi che preferivano l'erbetta. Lontano dalla stazione erano anche più educati, facevano inchini più profondi e non ti assalivano.
Questi cervi sono liberi e se ne vanno dove vogliono. Praticamente generazioni di questi animali si sono riprodotte nei pressi dei templi nutrite immagino da pellegrini e monaci. Il complesso di templi è abbastanza grande e risale a più di un millennio fa. Il tempio principale, con un enorme Budda all'interno, in origine era scintoista e poi è diventato buddista. Il Budda è molto grande ed è coperto da una struttura in legno ancora più grande. A volte ci si dimentica (soprattutto girando tra le vie commerciali piene di pubblicità insulse) di quanto sia antica e grandiosa la civiltà giapponese, non si studiano abbastanza queste cose a scuola e mi sento un po' ignorante di storia giapponese e asiatica in generale.
Dopo aver girato per i vari templi, siamo tornati alla stazione, non prima di essere passati a un 7-eleven a prendere delle cosine di riso.
Nel frattempo avevano riparato la linea che passa da Inari, abbiamo quindi preso il locale e siamo andati a vedere il tempio Fujimi Inari. Il complesso è enorme e si interpica sulla montagna. Avevamo mal interpretato la mappa, quando siamo arrivati a un belvedere (dove una signora ci ha indicato il monte numero uno di Kyoto di cui ho ovviamente dimenticato il nome) ci mancava ancora un mezz'ora di giro intorno al monte. Solo io e i ragazzi eravamo saliti fino a lì, era sera, abbiamo rinunciato.
Comunque quello che ho visto mi è piaciuto un sacco, è il tempio più divertente che ho visto. È un tempio scintoista, anche se chiamarlo tempio è riduttivo. In basso ci sono degli edifici grandi e un tempio principale, ma poi salendo ci sono questi tunnel di tori rossi (nemmeno troppo affollati) e una miriade di tempietti, cappellette, statue, piccoli tori a caso, un accozzaglia di simboli affastellati uno sull'altro su tutta la montagna. Non capisco questa cosa di dover fare un milione di piccoli altarini con statue con bavaglini e tori appoggiati qua e là, devo approfondire la cosa. Comunque era bello e c'erano gatti che giravano, abbastanza socievoli.
Siamo scesi da una strada diversa e a un certo punto i vari altarini si mischiano con casette.
Ritornati a Kyoto, abbiamo mangiato (ci siamo abbuffati) in un ristorante sushi a nastro trasportatore nel centro commerciale sotto la stazione.
Quindi bagnetto e nanna.
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7 Maggio - Kyoto
- Nadia
- Giappone 2023
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Oggi giornata piovosa. In albergo prestano gli ombrelli.
- Vantaggi della pioggia:
- Pochi turisti
- Non c'è caldo
- Svantaggi della pioggia:
- Ho fatto poche foto
- Piedi fradici
Abbiamo preso il bus per il tempio d'oro, molto bello. Era una abitazione prima di diventare tempio, forse per questo non ci sono tantissimi tempietti come negli altri. Il tempio è bellissimo, su un laghetto molto zen.
Non pioveva tantissimo e c'era poca gente.
Dopo il tempio d'oro abbiamo preso bie e treno e siamo andati a Arashiyama. Lì pioveva parecchio. Siamo andati nella foresta di bambù, molto bella e molto bagnata.
Abbiamo quindi camminato lungo il fiume Katsura, abbastanza ampio, e siamo saliti su una collina sulla cui cima ci sono dei macachi.
Lungo il percorso c'erano vari aneddoti sulle scimmie e delle istruzioni su come comportarsi, ad esempio non bisogna fissarle negli occhi, puntare la macchina direttamente su di loro, stare a meno di 2 metri. In cima c'era una bella vista sulla città e monti circostanti e una casetta dove si poteva acquistare del cibo per le scimmie (banane, arachidi, mela). Le finestre erano ricoperte da una grata e le istruzioni erano di depositare il cibo e lasciare le scimmie prenderlo attraverso la grata con le loro manine, ma un paio di volte un macaco me lo ha strappato di mano prima che lo depositassi. C'erano dei piccoli, alcuni ancora attaccati alla mamma a prendere il latte. Tenerissimi. Erano comunque tutte un po' violente, soprattutto gli adulti contro i bambini se questi si accaparravano il cibo prima.
Ogni tanto i guardiani uscivano con dei secchi di castagne e chiamavano le scimmie, alcune castagne venivano messo in una cassa con dei buchi per far fare un po'di esercizio alle scimmie. Quando una faceva la cacca sul piazzale, subito la toglievano.
Le scimmie comunque erano libere, c'erano delle cancellate intorno alla costruzione, ma era più che altro per non far entrare i cinghiali, perché le scimmie passavano tranquillamente oltre (tutta la collina è ricoperta da un bel bosco), ma chiaramente si concentravano intorno alla fonte del cibo.
Dopo aver ammirato per un po' le scimmie, siamo tornati verso la stazione passando per delle vie piene di negozietti per turisti con cibo e cianfrusaglie.
Io mi sono comprata delle calzine col pollice separato per potermi cambiare le mie dato che avevo i piedi completamente fradici.
Ritornati alla stazione di Kyoto, abbiamo preso il treno per Osaka e siamo arrivati che ormai cominciava ad imbrunire. Pioveva ancora molto.
Alla stazione di Osaka c'era una statua di Godzilla.
Siamo andati verso il canale passando per un'enorme zona commerciale coperta.
Le strade intorno al canale sono un tripudio di luci e suoni e colori. Ci sono palazzi con posti per mangiare a tutti i piani, dal baracchino che dà sulla strada fino a ristoranti più grandi. C'è una specie di gara a chi fa l'insegna più grossa e spettacolare: lanterne e scritte luminose giganti, granchi semoventi enormi, riproduzioni dei piatti serviti alte un piano, e poi enormi schermi pubblicitari con tanto di parole e musiche in una cacofonia di suoni, luci e colori. Poi giri in una stradina secondaria e ti trovi casette in legno, lanterne colorate, un tempio, così, a caso.
Abbiamo mangiato in un locale al sesto piano facendoci "buttare dentro" da un tipo sulla strada. Era un po' losco e c'era odore di fumo (in alcuni locali si può fumare) ma non esagerato e il kimchi servito come antipasto mi ha evidentemente anestetizzato un po'. Abbiamo mangiato okonomyaki. Dovevano essere un po' coreani perché secondo Davide la musica era K-pop (come si distingue dal J-Pop?) e mettevano il kimchi dappertutto.
Dopo un altro breve giro lungo il canale siamo tornati in stazione e quindi a Kyoto in albergo.
Mi sono fatta un bel bagno caldo e poi nanna (ho dovuto pure spiegare a un'altra occidentale che non si poteva entrare nella stanza della vasca col costume!)
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5 maggio – Hakone
- Nadia
- Giappone 2023
Diario di viaggio – le foto seguiranno – scusate gli errori, non ho riletto e il correttore automatico fa pazzie
Ci siamo svegliati sui nostri futon e siamo scesi per la colazione. C’erano ancora un sacco di cosine tra cui un pesce intero, senza testa ma con lisca e tutto… non vi dico la fatica a mangiarlo con le bacchette. Probabilmente la famiglia del tavolo a fianco avrà di cui parlare per un bel po’. Ho dovuto pure chiedere spiegazioni sull’uso di strisce di alga nori. A quanto pare si usano per prendere su il riso, il tutto aiutandosi con le bacchette. Un casino.
A colazione non c’era caffè.
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4 maggio - ryokan e bagni termali
- Nadia
- Giappone 2023
Abbiamo lasciato Tokyo e siamo usciti veramente fuori dalla conurbazione per seguire il turismo di massa giapponese verso le montagne. Abbiamo preso un trenino gemellato alla ferrovia del Bernina, infatti si arrampica sulle montagne fino a questi paesi pieni di strutture per turisti.
Questi posti sono famosi per le acque termali provenienti direttamente dai vulcani.
Abbiamo mangiato in un locale con una bella vista e poi abbiamo fatto l'ultimo tratto in bus. La cosa bizzarra è che devi comprare il biglietto (o mostrare il pass di 2 giorni nel nostro caso) all'uscita...
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3 Maggio - gita oceano e templi
- Nadia
- Giappone 2023
Oggi lunga gita fuori porta, cioè, siamo arrivati alla fine della città solo perché poi c'era il mare.
Abbiamo preso il treno e abbiamo superato Kawasaki e Yokohama. Il treno era strapieno e ci dicevamo: tra poco si svuota, dovranno andare a lavorare...."
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2 maggio - Tokyo - Museo Ghibli
- Nadia
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Sono in albergo dopo aver mangiato in un ristorante di griglia giapponese: ti portano pezzetti di carne cruda e te la cuoci su una griglia a gas in mezzo al tavolo.
Dopo cena Luca e i ragazzi sono andati a vedere un palazzo arcade, io sono tornata in camera, ma purtroppo era troppo tardi per andare a fare il bagno caldo (ci sono gli orari per uomini e donne). Proverò domani.
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1 maggio - Tokyo
- Nadia
- Giappone 2023
Giornata lunghissima.
Dopo aver preso la monorotaia e depositato i bagagli in albergo, siamo andati a mangiare qualcosa in una bancarella in una piazza vicino. Era tutto tema panda, la piazza infatti è la piazza del panda.
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Pronti… via!
- Nadia
- Giappone 2023
Sveglia all'alba, taxi fino a Zaventem.
Piccolo intoppo al controllo bagagli perché un coltello opinel era stato distrattamente dimenticato da Davide in una tasca dello zaino di Filippo. L'opinel era di Filippo, quindi ora Davide deve un opinel a Filippo.
A parte questo piccolo intoppo, tutto ok. Volo cortissimo fino a Francoforte e pranzo con panini in attesa del volo per Tokyo.
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Apple pie
- Davide
- Cucina
L'apple pie è tipica degli Stati Uniti. È composta da un ripieno di mele con una base e una copertura di pasta.
Ingredienti
Per la pasta
- 250g farina
- 225g burro
- 60ml acqua
- 1 cucchiaio di zucchero
- un pizzico di sale
Per le mele
- +-1kg di mele
- 100g di zucchero bianco
- 110g di zucchero cassonade o di canna grezzo
- 2 cucchiai di succo di limone
- 3 cucchiai di farina
- cannella q.b.
- zenzero q.b.
- noce moscata q.b.
Per la doratura
- 1 albume
- zucchero
Procedimento
Preparare la pasta mettendo la farina,zucchero e sale su un piano di lavoro assieme al burro a pezzetti, schiacciare per incorporare la farina. Fare un buco al centro e versare l'acqua e incorporare velocemente, ( aggiungere più acqua se la pasta è troppo secca). Fare una palla e mettere a riposare in frigo per 30min. Preriscaldare il forno a 190°C.
Nel frattempo sbucciare e tagliare le mele, metterle in una grande ciotola con gli zuccheri la farina e gli altri ingredienti (aggiungere più farina se le mele fanno molta acqua).
Prendere metà della pasta dal frigo, infarinare abbondantemente il ripiano e appiattire un poco la pasta per fare un rettangolo e ripiegarla in terzi, girare di 90° e ripetere altre due volte; in seguito stenderla abbastanza per ricoprire il fondo e i bordi della tortiera (+-25cm di diametro), mattere nella tortiera e versare sopra le mele. Stendere la seconda metà dell'impasto nello stesso modo e appoggiare sopra, saldare i bordi con l'aiuto di una forchetta e bucare la copertura con la forchetta o dei tagli.
Sbattere leggermente il bianco e spennellarlo sopra la torta, cospargere di zucchero. Coprire di carta stagnola e mettere in forno per 25min. Togliere la stagnola e cuocere per altri 25min o fino a quando la torta è ben dorata.
Servire fredda o tiepida, si può accompagnare con gelato alla vaniglia o panna montata.
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Museo Wiels - Bruxelles
- Nadia
- Mostre e musei
Piacevole domenica a Bruxelles, nonostante il tempo un po' grigio. Siamo stati al museo Wiels, dove c'erano due mostre, la prima, di Marcel Broodthaers, era interessante, l'altra era il frutto di un artista annoiato durante il confinamento.
Dopo la mostra sosta al bar del museo (era un birrificio, un tempo) e poi passeggiata fino alla stazione.
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